Licenziamento discriminatorio


Esempio:
Elise riceve la seguente comunicazione poco prima di tornare dal congedo di maternità: Il rapporto di lavoro sarà risolto di comune accordo. Elise non deve più presentarsi al lavoro, ma riceverà comunque un mese intero di stipendio. Le viene chiesto di firmare una lettera in tal senso (accordo di recesso). Contemporaneamente le viene comunicato che sarà licenziata se non firma la lettera.

 

Cosa puoi fare in un caso come questo:

1. Porta a casa la lettera e prenditi il tempo di leggere tutto con attenzione. Se hai domande, fatti consigliare.

2. Se hai l'impressione che il tuo datore di lavoro voglia interrompere il rapporto di lavoro a causa della tua maternità, si tratta di discriminazione.

3. Se decidi di non firmare, comunicalo al datore di lavoro.

4. In caso di licenziamento, presenta un ricorso scritto entro il termine di preavviso di licenziamento.

5. Se tu e il tuo datore di lavoro non riuscite a raggiungere un accordo, puoi avviare una procedura di conciliazione (Come funziona?). Hai 180 giorni di tempo dal periodo di preavviso di licenziamento per farlo, e puoi richiedere fino a sei mesi di stipendio al tuo datore di lavoro e/o chiedere un risarcimento danni (ad es. a causa di uno stipendio inferiore di un nuovo lavoro). Il licenziamento resta comunque valido.

 

Buono a sapersi:

> Il licenziamento a causa di maternità fino alla 16ma settimana dopo il parto è vietato e non è valido. Il rapporto di lavoro continua a esistere.

> Il licenziamento a causa di maternità dopo la 16ma settimana dopo il parto è discriminatorio: Ad esempio, se il tuo datore di lavoro teme che le tue prestazioni lavorative o la tua presenza siano influenzate a causa delle tue nuove responsabilità famigliari, ciò non ha nulla a che vedere con la qualità del tuo lavoro, ma solo con il fatto che ora sei una mamma.
> Se firmi un contratto di recesso, l'assicurazione contro la disoccupazione potrebbe subire riduzioni.

> Se ti opponi a un licenziamento discriminatorio, questo non deve avere un effetto negativo sulle referenze che ti fornirà il tuo datore di lavoro.

 

Se ti licenziano a causa della maternità, ciò è discriminatorio (art. 3 legge sulla parità dei sessi) - anche dopo il congedo di maternità.